Anche nel mondo digitale le truffe, le proposte, e le pubblicità ingannevoli non sono da poco, e riescono a coinvolgere e danneggiare un numero sempre maggiore di utenti. Tra le molteplici piattaforme in cui più frequentemente le truffe si manifestano, rientrano purtroppo, anche le applicazioni di messaggistica istantanea, tra le quali la più diffusa al mondo, WhatsApp, soggetta periodicamente e ormai giornalmente a link malevoli che tentano, in qualche modo, di truffare gli utenti.
Ma come riconoscere una tentata truffa e come difendersi da tutto ciò?
In Questo Articolo Si Parla di:
Le principali truffe WHATSAPP
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Le truffe che si divincolano tra le chat con promesse o affermazioni tanto strabilianti e preoccupanti, quanto ingannevoli, sono numerose e non sempre così facili da scovare. Molte sono le vittime di tali truffe proprio perché la capacità persuasiva e la generazione del timore, sono i loro punti forti, seguiti da uno sfacciato egoismo e da una grande mancanza di rispetto nei confronti della privacy e della fiducia altrui.
Tra le truffe ancora in circolazione, che hanno riscontrato maggior “successo”, le più comuni fruttano link ingannevoli per l’iscrizione a vari abbonamenti che, in un solo click, prosciugano il credito della scheda telefonica; si piazza, infatti, in classifica l’ultima arrivata, che, secondo quando riferito da numerosi utenti, utilizza il messaggio di un mittente sconosciuto, il quale promette una serie di smartphone a pressi imbattibili e super scontati, per spingere il malcapitato a pigiare sul link allegato che funge invece da passaporto per l’iscrizione ad abbonamenti di vario genere.
Tra le più vecchie truffe, troviamo invece la fatidica scadenza dell’app di messaggistica, la quale avrebbe preteso una sottoscrizione di 0,99 euro annui, entro 24h, per evitare la perdita dei propri contenuti multimediali. Nonostante il palese tentativo truffaldino, l’inganno ha riscontrato notevole panico tra gli utenti, proprio perché ben congetturato per sembrare far capo al team di sviluppo ufficiale di WhatsApp; è chiaro che tutto ciò porti ad azioni avventate che mettono in pericolo non solo i dati personali, ma anche le informazioni sensibili delle carte di credito e dei conti corrente dell’utente.
Tra le altre truffe più comuni, si distinguono il tanto ricercato WhatsApp Gold, la falsa segreteria telefonica di WhatsApp, le bufale dei 300 iPhone 62 in palio su Amazon, gli svariati questionari truffaldini e i falsi aggiornamenti dei conti Unicredit.
Come difendersi da una truffa di WHATSAPP
Farsi raggirare può essere talvolta molto semplice, mentre aggirare una truffa molto spesso può risultare difficoltoso, specie se la suddetta ha tutta l’aria di essere tutt’altro fuorché un tentativo di frode. Come scovare, allora, i tentati inganni e gestire queste truffe una volta individuate?
Per stanare una truffa non vi sono delle vere e proprie regole da rispettare, ma è possibile adottare una serie di accorgimenti elementari per evitare di essere abbindolati.
È buona norma, difatti, chiedersi innanzitutto perché uno sconosciuto avrebbe motivo di contattarci per proporci un affare o un’offerta imperdibile, o per quale motivo una banca o un’azienda stimata contatterebbe i propri clienti su WhatsApp per comunicazioni urgenti o di una certa rilevanza.
Se i messaggi provengono dai propri contatti, è sempre consigliato non aprire link sospetti promettenti imperdibili occasioni; lo stesso vale per l’inserimento in gruppi a cui si è totalmente estranei: in questo caso è bene uscire immediatamente per non incorrere in truffe o rischi maggiori.
In linea di principio, le truffe sono sempre le stessi e puntano a prosciugare i crediti telefonici, a carpire informazioni riguardanti le carte di credito, o collezionare dati personali da rivendere al miglior offerente su piazza.
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